Forma autorizzata del nome
Comune di Fossato di Vico, Fossato di Vico (Perugia), 1860 -
Comunità di Fossato, Fossato di Vico (Perugia), sec. XIII seconda metà - 1860
Comune di Fossato di Vico
Comunità di Fossato
Fossato di Vico (Perugia)
preunitario
ente pubblico territoriale
Il Castello di Fossato costituì per lungo tempo l'avamposto più avanzato del dominio di Perugia verso le Marche, sulle direttrici per Gubbio e Fabriano.
Il possesso definitivo da parte di Perugia si può far risalire al 1273 e durò quasi ininterrottamente fino alla dominazione francese dei secc. XVIII-XIX.
Fossato si diede gli statuti nel 1386 e, da questi, risulta come comunità rurale dipendente dal Comune di Perugia ed appartenente alla circoscrizione di Porta Sole. La carica più importante era quella del vicario, designato dalla città dominante concordemente con i rappresentanti della stessa comunità.
La dominazione francese inserì Fossato nel Dipartimento del Musone e del Tronto, con dipendenza dal Distretto e Cantone di Fabriano.
Con il 1815, in virtù del motu proprio di Pio VII promulgato il 6 luglio del 1816, venne a far parte della Delegazione di Perugia e venne amministrata, come appodiato della stessa Perugia, da un sindaco.
Nel 1817 venne riconosciuto comune autonomo, incluso nel governo distrettuale di Gualdo Tadino ed amministrato da un consiglio, da un gonfaloniere e dagli anziani.
Il 19 agosto 1860 a Fossato si tenne l'ultimo pubblico consiglio sotto il pontificato di papa Pio IX.
Con il r.d. 12 settembre 1860 entrò a far parte del Regno d'Italia.
Il 16 settembre 1860 si riunì il governo provvisorio alla presenza della magistratura composta dal priore, Giuseppe Venturi e dai membri anziani Felice Fabbri, Mattia Castellani e Giuseppe Pachini, che nominò a...
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.