Forma autorizzata del nome
Consorzio dei possidenti di Usigni, Poggiodomo (Perugia), 1818 - 1870
Consorzio dei possidenti di Usigni
ente funzionale territoriale
Nel 1801, con il motu proprio di papa Pio VII del 10 marzo, la Sacra congregazione incamerò tutti i beni dei territori per l'estinzione del debito del Comune; nel 1804, con atto del notaio Bassetti della Reverenda camera apostolica del 14 dicembre, furono retroceduti in enfiteusi alla Comunità.
I quattro consorzi dei possidenti presenti nel territorio di Poggiodomo furono costituiti successivamente al 1804, per amministrare i beni appartenenti a ciascun castello.
Con la costituzione del Comune di Poggiodomo, i consorzi riversarono al nuovo ente le rispettive rendite per devolverle a vantaggio delle necessità comuni che altrimenti, per essere soddisfatte, avrebbero richiesto l'applicazione di tasse.
Con l'Unità i consorzi non persero i loro beni, che continuarono ad essere amministrati con le vecchie consuetudini; il territorio oggetto dei beni consortili e le rispettive rendite erano sottratto alla potestà del comune che comunque li gestiva non come proprietario, ma come mandatario dei quattro consorzi in corrispettivo di tasse non applicate.
Negli anni 1867-1869 i conti delle entrate ed uscite presentati dai massari dei consorzi erano sottoposti all'approvazione del consiglio comunale di Poggiodomo e costituivano degli allegati al bilancio del Comune.
Gli estremi cronologi di esistenza si riferiscono esclusivamente a quelli della produzione documentaria, non essendo possibile conoscere le date reali di costituzione e scioglimento del Consorzio.
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.