NOTIZIE IN EVIDENZA

 

VEDI ANCHE...

 

Comune di Sassofeltrio, Sassofeltrio (Pesaro e Urbino), sec. XIII - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Comune di Sassofeltrio, Sassofeltrio (Pesaro e Urbino), sec. XIII -  Linked Open Data: san.cat.sogP.60084

 

Altre denominazioni

Comune di Sassofeltrio

 

Data di esistenza

sec. XIII -

 

Sede

Sassofeltrio (Pesaro e Urbino)

 

Natura giuridica

pubblico

Tipo ente

ente pubblico territoriale

 

Descrizione

Storicamente si hanno segnali di Sassofeltrio (citata con il nome di "Serra del Sasso") già nell'VIII secolo, nella donazione che re Pipino fece allo Stato pontificio. La località, inoltre, compare nel secolo successivo, con il toponimo di "Sassum", fra i castelli concessi in feudo, nel 962, a Ulderico di Carpegna da Ottone I, imperatore del Sacro romano impero. Divenuta roccaforte dei Malatesta di Rimini tra il XIII e il XIV secolo, fu, per la sua posizione, oggetto di lunghe contese fra questi ed i Montefeltro di Urbino. Nel 1463 fu conquistata e annessa al ducato d'Urbino, al quale rimase definitivamente legata nel periodo di Antico regime, salvo una breve parentesi all'inizio del sec. XVI, in cui chiese ed ottenne di essere sottoposta al governo di Rimini. Durante il periodo di Antico regime Sassofeltrio faceva parte, nell'ambito del Ducato d'Urbino, della Provincia del Montefeltro, come sede di una distrettuazione giudiziaria di primo grado che andava sotto il nome di "Capitanato del Sasso", di cui facevano parte, oltre alla stessa Sassofeltrio, le comunità di Gesso e Montelicciano. Data la sua importanza strategica, Sassofeltrio fu ricostruita ex novo nel punto in cui sorgeva la distrutta fortificazione malatestiana, su progetto del più grande architetto militare del tempo, il senese Francesco di Giorgio Martino. La rocca, che sin dal XVI secolo era sede dell'aula consigliare della comunità, fu nel tempo abbandonata ed oggi non è più visibile, fatta eccezione per...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza