Forma autorizzata del nome
Comune di Cavour, Cavour (Torino), sec. XI -
ente pubblico territoriale
La romanizzazione del territorio di Caburrum è fatta risalire alla fine dell'età cesariana, quando l'oppidum viene trasformato nel municipium romano denominato Forum Vibii o, come ritengono alcuni studiosi, il secondo fu affiancato al primo diventando parte della Transpadana nella Regio XI con il nome di Forum Vibii-Caburrum (44/45 aC). Il Foro conoscerà il suo massimo splendore nell'epoca Augustea (1° sec. a.C. e d.C.), dopodiché seguirà gradatamente la decadenza di tutto l'Impero.
Nel 568 giungono nell'Italia settentrionale i longobardi, cui faranno seguito i franchi ed infine, nel X secolo, i saraceni.
Anche Cavour subisce un susseguirsi di distruzioni e di ricostruzioni che troviamo documentate soprattutto nelle strutture dell'Abbazia di Santa Maria, costruita nel 1037 su antiche preesistenze.
Insieme con l'avvento del monachesimo, incomincia anche la ripartizione fra i Savoia delle antiche contee carolingie "al di qua" e "al di là" dei monti. Cavour, pur essendo situata in aperta campagna, era una località tutt'altro che insignificante; inoltre, per la posizione di confine fra il Pinerolese ed il Saluzzese, diventa oggetto di contesa permanente fra i Savoia-Acaja ed il Marchesato di Saluzzo.
Sotto gli Acaja, nel XIV secolo, Cavour conosce un periodo di prosperità. Viene istituita la "Società popolare per la difesa della terra e la punizione dei malfattori", permettendo all'elemento democratico di prendere parte al governo del Comune quando grande era l'assolutism...
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