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Comune di Amandola, Amandola (Fermo), 1249 - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Comune di Amandola, Amandola (Fermo), 1249 -  Linked Open Data: san.cat.sogP.59758

 

Altre denominazioni

Comune di Amandola

 

Data di esistenza

1249 -

 

Sede

Amandola (Fermo)

 

Natura giuridica

pubblico

Tipo ente

ente pubblico territoriale

 

Descrizione

La nascita del Comune di Amandola è attestata in una pergamena del 29 ottobre 1249 come unione dei tre feudi di Agello, appartenente alla famiglia De Falerone, “Castel Leone”, di proprietà dei De Brunforte, e Marrubione, terra di Arpinello di Valle. La denominazione attuale risale però al pontificato di Gregorio XVI, e sembrerebbe derivare da un grande mandorlo esistente nel castello di Castelleone. Il libero comune di Amandola fu posto sotto la protezione della sede apostolica con un privilegio del cardinale legato datato 1° giugno 1265, nel quale era previsto solo il diritto della comunità di eleggere il podestà. Nel 1291, con privilegio del pontefice Niccolò IV, al podestà di Amandola viene concesso il mero e misto imperio . Inclusa tra le terre "immediate subiectae" della Chiesa sino alla seconda metà del XIV secolo, nel 1378 risulta essere compresa tra i vicariati concessi alla famiglia dei Varano dalla Chiesa stessa. Nel XV secolo la vita del Comune è spesso minacciata dagli interessi espansionistici dei Malatesta di Rimini (1403) e di Francesco Sforza (1434). Solo nel 1443, Amandola tornerà sotto il dominio diretto della Chiesa. Per tutto il ’500 la piaga del brigantaggio e le liti con i comuni limitrofi per il possesso o la conferma delle terre confinanti si abbattonerono su questo territorio fino a che, l’ultimo scorcio del sec. XVI vide la stipula di importanti accordi con Montefortino, Sarnano e Monte San Martino, comuni limitrofi, portando ad un lungo pe...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

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