Forma autorizzata del nome
Comune di Belvedere Ostrense, Belvedere Ostrense (Ancona), sec. XIII -
Comune di Belvedere Ostrense
Belvedere Ostrense (Ancona)
ente pubblico territoriale
I documenti più antichi di Belvedere Ostrense sono due atti di aggregazione alla cittadinanza jesina di due personaggi "de Belvedere", datati 1225 e 1230 e conservati all'archivio storico di Jesi.
Nel secolo X in questa zona si stabilirono i Benedettini che fondarono il monastero di S. Giovanni di Arcignano, in vita fino al 1575. Ben preso il monastero acquistò numerosi territori e i monaci edificarono una moltitudine di castelli anche per difendersi dalle invasioni degli Ungari e Saraceni e uno di questi castelli fu sicuramente Belvedere. Al declino della potenza dei monaci corrispose il sorgere del libero comune jesino, verso la metà del secolo XII, che acquisì nel suo contado molti feudi benedettini. Come castello del contado di Jesi, Belvedere mandava i suoi rappresentanti al consiglio generale della città dominante; i suoi organi di governo erano costituiti dal consiglio, da quattro cittadini eletti ogni due mesi dai consiglieri, chiamati Massari, i quali insieme al capitano, rappresentante del potere centrale in loco, costituivano il potere esecutivo.
Nel 1355 il cardinale Albornoz tolse Belvedere a Jesi e la concesse in vicariato ai conti di Boscareto. Nel 1404 papa Bonifacio IX accettò la petizione degli jesini e aprì il processo fra Jesi e la comunità di Belvedere conclusosi con la fine della vicaria dei Boscareto.
Belvedere si sottomise totalmente a Jesi quando Francesco Sforza invase la Marca di Ancona.
Nel 1808 la Marca di Ancona e il Ducato di Urb...
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