Forma autorizzata del nome
Parrocchia di San Giovanni Battista in Pieve di Campo, Perugia, 1565 -
Parrocchia di San Giovanni Battista in Pieve di Campo
ente e associazione della chiesa cattolica
La prima testimonianza circa l'esistenza della Chiesa di San Giovanni Battista risale al 1029-1031, quando un certo Ugo, figlio di Alberico, e Tediranda, sua moglie, donarono al Monastero di Santa Maria di Farfa alcuni loro beni confinanti anche con Pieve di San Giovanni in Campo. Annibale Mariotti, nei suoi manoscritti sul territorio perugino, ricorda un diploma di Federico I dell’anno 1163 col quale il monarca riceveva sotto la sua protezione il vescovo di Perugia, la Cattedrale e le chiese ad essa soggette, nominando fra queste “Plebem S. Joannis in Campo” ed aggiungendo che questa villa e quella del vicino Ponte San Giovanni formavano una sola comunità.
La documentazione conservata attesta l’esistenza del fonte battesimale, a partire dal 1565, ma se ne ignora la data di erezione; a questo fonte venivano battezzati, fin verso il 1930, anche gli abitanti che appartenevano alle parrocchie di Santa Maria in Collestrada, San Cristoforo in Piscille e San Bartolomeo in Ponte San Giovanni.
Entro i confini del territorio parrocchiale esistono anche la Chiesa di Santa Maria detta del Tufo, la Cappella del Bassettone, la Chiesa del Santissimo Crocifisso in Palazzone e la Cappella del San Felicissimo martire.
La Parrocchia è ancora in attività, ma condivide il parrocco con altre parrocchie.
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