Forma autorizzata del nome
D'Amico, Fedele, critico musicale, (Roma 1912 - Roma 1990)
-professione: critico musicale e compositore
Fedele D'Amico, figlio del critico e storico del teatro Silvio (uno dei fondatori dell'Accademia d'arte drammatica che oggi porta il suo nome), dopo la laurea in giurisprudenza, studia musica con Alfredo Casella. Nel 1938 sposa la scrittrice e sceneggiatrice cinematografica Suso Cecchi da cui ha tre figli, Masolino, Silvia e Caterina.
Inizia la sua attività di critico musicale collaborando al «Il Tevere» di Telesio Interlandi. Funzionario dell'EIAR dal 1941 al '44, dirige dal 1943 al '44 «La voce operaia». Dopo la guerra riprende a scrivere di musica occupandosi, tra gli altri, di Gioachino Rossini, Giacomo Puccini, Gian Carlo Menotti, Goffredo Petrassi, Alfredo Casella, Pietro Mascagni, Hector Berlioz, Richard Strauss, Arnold Schönberg, Nikolaj Andreevič, Rimsij Korsakov, Leó Janáček. Si dedica nuovamente alla critica musicale e scrive in particolare sui periodici («Vie nuove», «Il contemporaneo», «Cultura e realtà», «Nuova rivista musicale italiana», «Melos», «Paragone» ecc.) che gli consentono di dedicare alla stesura dei suoi articoli almeno tre giorni, secondo l'insegnamento di Massimo Bontempelli (uno dei suoi maestri insieme al padre Silvio, ad Alfredo Casella, Bruno Barilli, Luigi Pirandello, Guido M. Gatti, Mario Labroca, Emilio Cecchi, Giaime Pintor). Infatti, prima di scrivere, D'Amico studia la partitura, si prepara, si informa per poter poi parlare solo di quegli aspetti che lo interessano. Le sue critiche spiegano il contesto storico, stilisti...
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.