Forma autorizzata del nome
Congregazione governativa
Organi statali e di governo, istituzioni, magistrature centrali e locali pre-unitari della restaurazione
In base al "motu proprio" di Pio VII del 06-07-1816 presso ogni Delegazione era stabilita una Congregazione governativa che si riuniva tre volte la settimana con potere di voto consultivo. A Viterbo era composta da tre membri di nomina sovrana che rappresentavano l'elemento locale della pubblica amministrazione. Il "motu proprio" del 05-10-1824 portò ovunque a tre i membri delle congregazioni (il gonfaloniere e due anziani). Soppresso di fatto con "motu proprio" del 21-12-1827, questo istituto fu ripristinato con l'editto del 05-07- 1831 quando il numero dei consiglieri fu portato a quattro, assegnando loro voto deliberativo in materia di esame di preventivi e consuntivi dei comuni e dei consigli provinciali, voto consultivo in tutte le altre materie. I verbali delle loro sedute dovevano essere sempre allegati alla documentazione inviata dal delegato ai dicasteri centrali.
Bibliografia: G. SIGNORELLI, Viterbo dal 1789 al 1870, I, Viterbo 1914. E. LODOLINI, L'amministrazione periferica e locale nello Stato Pontificio dopo la Restaurazione, in "Ferrara Viva", I, 1959, pp.5-32. D. SCACCHI, Alla ricerca di una regione. Il "Lazio" dalla Repubblica giacobina alla I° guerra mondiale, in Atlante storico-politico del Lazio, Roma-Bari 1996, pp.91-123.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.