Forma autorizzata del nome
Governatore di Bagnaia
sec. XVIII- inizi del sec. XIX
Organi statali e di governo, istituzioni, magistrature centrali e locali pre-unitari di antico regime
Il castello di Bagnaia appartenne per lungo tempo alla mensa vescovile di Viterbo e la giurisdizione rimase ai vescovi fino al 1587, quando avvenne il passaggio alla Reverenda camera apostolica. Bagnaia divenne allora commenda assegnata ai cardinali nepoti, finché nel 1656 pervenne in enfiteusi al duca Lante della Rovere. La funzione di governo spettava ad un vicario del padrone della terra, scelto nell'ambito di una terna di notai viterbesi approvata dal consiglio. Il governatore o podestà faceva osservare lo statuto e giudicava le cause civili, criminali e relative al danno. E' attestato nella documentazione almento a partire dal Settecento.
Bibliografia: P. BARTOLOZZI-S. MIGLIORI, Tuscia viterbese, Roma 1968, II, pp. 458-459. V. FRITTELLI, Bagnaia. Cronache di una terra del Patrimonio, Bagnaia 1977.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.