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Democrazia cristiana - DC. Sezione di Castel Sant'Elia, Castel Sant'Elia (Viterbo), 1942 - 1993 - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Democrazia cristiana - DC. Sezione di Castel Sant'Elia, Castel Sant'Elia (Viterbo), 1942 - 1993  Linked Open Data: san.cat.sogP.5724

 

Altre denominazioni

DC

      Democrazia cristiana - DC. Sezione di Castel Sant'Elia

 

Data di esistenza

1942 - 1993

 

Sede

Castel Sant'Elia (Viterbo)

 

Natura giuridica

privato

Tipo ente

partito politico, organizzazione sindacale

 

Descrizione

La Democrazia cristiana fu fondata clandestinamente nel 1942, sotto il regime fascista, da alcuni dirigenti del Partito popolare di Don Sturzo e da esponenti dell'Azione cattolica. Nel partito confluirono le varie istanze del cattolicesimo politico. Sotto la guida di Alcide De Gasperi, nel dopoguerra la Dc divenne il maggiore partito italiano. Dopo l'avvio di una politica «centrista», fondata sulla contrapposizione tra il centro e le sinistre nel clima della «guerra fredda», iniziò a farsi strada nella Democrazia cristiana l'esigenza di un'apertura al Partito socialista, che nel 1956, dopo l'invasione sovietica dell'Ungheria, abbandonò la politica di unità con il Partito comunista. Per arrivare a un vero e proprio governo di centro-sinistra si dovette tuttavia attendere fino al 1963. Il più convinto sostenitore di questa linea politica fu Aldo Moro. Gli organi centrali della DC erano: il Congresso Nazionale; il Consiglio Nazionale; la Direzione Centrale; la Giunta esecutiva Centrale; il segretario politico. L'organizzazione del partito si articolava in: segreteria regionale, segreteria provinciale e sezioni. L'organo ufficiale era il quotidiano «Il Popolo». In seguito agli scandali di "Tangentopoli" durante il consiglio nazionale svoltosi nel luglio 1993 l'Assemblea Costituente democristiana votava a larga maggioranza la fine della Democrazia cristiana e la nascita del Partito popolare italiano (PPI)

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza