Forma autorizzata del nome
Colloredo Mels, di
Colloredo, Mels, Udine, Friuli centrale
conti, cavalieri di Malta
Le origini della famiglia rimandano all'antica nobiltà tedesca, attestatasi in Friuli come ministeriale del Patriarca e inserita ab antiquo nel Parlamento della Patria. Nel sec. XII il castello di Mels viene, infatti, concesso dal principe ecclesiastico alla famiglia Waldsee, da cui deriveranno i tre rami: di Colloredo, di Albana e di Prodolone. Nel 1302 Guglielmo di Mels inizia la costruzione del castello di Colloredo, non lontano dalla precedente residenza. Dai suoi figli - Asquino, Bernardo e Vicardo - la discendenza si articola in tre linee unite per lungo tempo in un sistema consorziale che amministra la giurisdizione di un feudo che aveva soggette numerose ville nel Friuli centrale. Dal sec. XVI diversi membri della famiglia intraprendono carriere politico-amministrative nelle Corti italiane e nella Corte imperiale, incrementando il patrimonio familiare con i riconoscimenti ottenuti, tra i quali il marchesato di S. Sofia (Siena) ed il feudo di Forte Urbano (Castelfranco Emilia).
Bibliografia: G.B. di CROLLANZA, Memorie storico-genealogiche della stirpe Waldsee-Mels e più particolarmente dei Conti di Colloredo, Pisa, 1875; P. ANTONINI, I baroni di Waldsee o Walsee, i visconti di Mels, i Signori di Prodolone e di Colloredo. Accenni genealogici e note storiche, Firenze, 1877; A. di COLLOREDO, Castelli e dimore dei Colloredo, in "Fortificazioni e dimore nel Friuli centrale attraverso i secoli", Istituto italiano dei castelli-Sezione Friuli Venezia Giulia, (1990) 9, pp. 47-50; G. C. CUSTOZA, Colloredo, una famiglia e un castello nella storia europea, Udine, 2003.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.