Forma autorizzata del nome
Comune di Laterza, Laterza (Taranto), 1806 -
Latercio
Comune di Laterza
Terza
ente pubblico territoriale
La prima fonte pervenuta fino a noi nella quale è citato l'insediamento di Laterza risale al 1082 ed è conservata presso l'Archivio privato Gattini di Matera: nel documento, che dispone la concessione di terreni e privilegi a Scipione Gattini da parte del conte di Matera Loffredo, il casale è designato con il nome di "Latercio" [C. Dell'Aquila - E. Lenti, "Fonti per la storia di Laterza. Regesti e notizie da fonti edite ed inedite (fino al 1501)", in "Per la storia di Laterza. Fonti archivistiche e documentarie", a cura di Carlo Dell'Aquila, Galatina, Congedo, 1993, pp. 353-440, a pp. 370-1]. Il casale era stato annesso sin dal 1064 alla contea di Matera concessa da Roberto il Guiscardo ai Loffredi, che la abbandonarono nel 1133: Laterza divenne allora feudo del logoteta normanno Riccardo. Nel 1209 Federico II con proprio privilegio concesse in perpetuo il casale all'arcivescovo di Bari Berardo e ai suoi successori. Nel 1292 Carlo II d'Angiò, re di Sicilia, investì il quartogenito Filippo del titolo di Principe di Taranto su un esteso territorio che comprendeva anche la città di Matera con l'annesso casale di Laterza. Il primo documento che riconosca ufficialmente a Laterza il possesso di un proprio territorio indipendente dalla vicina Matera risale al 1346: Caterina di Valois, principessa di Taranto, si esprimeva a favore dell'università di Laterza, che a lei si era rivolta per mezzo dei suoi rappresentanti (designati nel documento con il termine "sindici"), nella contro...
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