Forma autorizzata del nome
Comune di Pulsano, Pulsano (Taranto), 1806 -
Comune di Pulsano
Pulzano
ente pubblico territoriale
Il primo casato ad insediarsi nel feudo di Pulsano fu quello dei Sambiasi, che lo possedettero dal 1274 fino alla seconda metà del XIV sec., quando fu acquistato dagli Antoglietta. A partire dai primi anni del XV sec. il feudo appartenne a Marino De Falconibus, segretario del principe di Taranto Giovanni Antonio del Balzo Orsini e artefice della ricostruzione del castello. Alla fine del XV sec. Pulsano era annoverato tra i casali della foresta tarantina nell'inventario dei beni appartenenti al principato di Taranto. Nel 1500 il feudo fu ceduto al casato dei Personè col titolo di baronia e, dopo varie successioni, fu acquistato nel 1617 da Sergio I Muscettola insieme al principato di Leporano e ai casali di Torricella e Monacizzo. Il dominio dei Muscettola fu il più proficuo per lo sviluppo economico di Pulsano e si protrasse fino all'emanazione della legge del Regno di Napoli 2 agosto 1806 n. 130 con la quale fu abolita definitivamente la feudalità.
Ai sensi della legge 8 agosto 1806 n. 132, sostanzialmente riconfermata dopo la restaurazione borbonica con la legge 12 dicembre 1816 n. 570, il Regno di Napoli fu suddiviso in tredici province ripartite in distretti, all'interno dei quali furono collocate le università. La legge definì contestualmente le competenze istituzionali del nascente comune, termine introdotto nella normativa ancora in alternanza con la denominazione "università": nell'ambito di una struttura gerarchica e centralizzata, il nuovo ente fu sottoposto al...
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