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S. Maria della pieve di Riva, confraternita, Riva del Garda - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

S. Maria della pieve di Riva, confraternita, Riva del Garda  Linked Open Data: san.cat.sogP.56820

 

Altre denominazioni

"Fradaia", "Schola" dell'altare di Santa Maria nella pieve di Riva del Garda

 

Data di esistenza

1470 - 1810

 

Sede

Riva del Garda (Trento)

 

Ambito territoriale

Trentino sud-occidentale

 

Tipo ente

Opere pie, istituzioni di assistenza e beneficenza, ospedali

 

Descrizione

Non è nota l'epoca precisa della fondazione della fradaia, riorganizzata nel 1473. L'ente, costituito da “consocii” laici, era presieduto da un ministro; la gestione economica del patrimonio era affidata ad un massaro. La fradaia aveva fatto erigere nella chiesa arcipretale di Riva del Garda un altare dedicato a S. Maria, sul quale deteneva il giuspatronato mantenendovi un cappellano celebrante; l'altare fu consacrato nel 1482 da Giorgio Vink suffraganeo del vescovo di Trento Giovanni Hinderbach, e riconsacrato nel 1498 da Francesco “de la Ecclesia” suffraganeo del vescovo di Trento Udalrico Lichtenstein. Nel 1487 la fradaia fece collocare sull'altare la statua della Madonna, opera dello scultore veronese Bartolomeo “de Clavica”. Il patrimonio della fradaia si venne formando attraverso donazioni, lasciti e legati a suo favore: era costituito da beni immobiliari e fondiari concentrati per gran parte a Riva del Garda e suo territorio. Fu soppressa con il decreto napoleonico del 25 aprile 1810. Bibliografia: F. GHETTA, La Fradaia di S. Maria nella pieve di Riva del Garda e la sua statua della Madonna, "il Sommolago", anno VIII n. 2 (agosto 1991), pp. 5-26.

 

Sistema aderente

SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.

 

URL Scheda provenienza