Forma autorizzata del nome
Catasto della Spezia
La Spezia (attuale provincia)
Uffici centrali e periferici dello Stato italiano
All'epoca del Regno d'Italia, nell'attuale territorio spezzino (eccetto Calice, parte di Beverino e Rocchetta), vigeva il vecchio catasto ligure istituito con legge emanata dalla Repubblica Ligure in data 8.5.1798 e rimasto valido sino all'entrata in vigore del nuovo catasto parcellare istituito con legge 1.3.1866 n. 3682. Il vecchio catasto aveva una struttura imperfetta che si basava sulla denuncia dei proprietari tenuti a indicare tutti i beni di loro proprietà, o di cui avevano il godimento.
Documenti fondamentali sono: il registro partite, la matricola dei possessori e il libro delle mutazioni. Quest'ultimo fu poi abbandonato per i nuovi registri partite stampati che, comprendendo scarico e carico, evidenziavano i vari trasferimenti. I registri, tenuti dal segretario comunale, con grafia minuta per sfruttare al massimo lo spazio erano raggruppati per comunità e comprendevano nome, professione del denunciante, confini, coltura praticata e il relativo estimo in lire genovesi.
Bibliografia: AA.VV., Guida generale degli Archivi di Stato italiani, vol. II, Roma 1983, pp. 469-482; V. CACCARINI, Gli antichi archivi degli uffici del registro nella Liguria sud orientale; Fondo Catasti. Vecchio catasti terreni (a cura di S. GIORGIO-G. BUSCO), Levanto Trascrizioni dal catasto del 1798: Chiesa Nuova, Fontona, Lavaggiorosso, Legnaro, Ridarolo 1998; L. FERRARI, Calice al Cornoviglio, Genova 1989; A. FARO, Archivio di Stato La Spezia, in c. d. s..
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.