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Comune di Sefro, Sefro (Macerata), sec. XIII - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Comune di Sefro, Sefro (Macerata), sec. XIII -  Linked Open Data: san.cat.sogP.5622

 

Altre denominazioni

Comune di Sefro

 

Data di esistenza

sec. XIII -

 

Sede

Sefro (Macerata)

 

Natura giuridica

pubblico

Tipo ente

ente pubblico territoriale

 

Descrizione

Sefro, appartenente al Ducato spoletano e compreso nel distretto di Camerino, risulta costituito in libero Comune già nel 1240, quando in un privilegio concesso a Camerino è attestato il godimento di tale prerogativa. Il rapporto di alleanza e sottomissione del castello al vicino e potente centro continua nel tempo: alla fine del Duecento Sefro è tra i comuni che dovevano offrire annualmente i palli, i ceri ed una tassa alla città. Affermatasi la signoria dei Varano a Camerino, Sefro ne segue le sorti e quando nel 1429 lo Stato è diviso tra vari membri della famiglia, il castello è dato a Gentilpandolfo. A partire dal 1545 il Ducato camerte torna sotto la diretta soggezione della Chiesa ed i comuni ad esso appartenenti sono divisi in tre Vicariati, detti di "Montagna", di "Summonti" e di "Mezzina", con Sefro iscritto nel primo ambito territoriale. Prima con i Varano e poi sotto la Santa Sede, Sefro è una delle cosiddette terre raccomandate, località alle quali sono attribuite particolari autonomie. Gli Statuti municipali risalgono al 1423, da questi risulta che Sefro è una "villa", con un "castrum", distinta in tre contrade. Nel 1423 è Podestà Rodolfo di Gentile Varano che governa per mezzo di un suo Vicario e amministra la giustizia (compresa quella penale, disponendo Sefro del mero e misto impero). Al Vicario sono attribuiti gli stessi poteri del Podestà, ma può essere rieletto solo dopo 5 anni. Il Magistrato del Comune risulta formato da quattro "Massari" (o Priori) co...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

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