Forma autorizzata del nome
Comune di Cesena
Cesena nel 1100 assunse a libero comune. Posseduta dai conti di Montefeltro e degli Ordelaffi, nella seconda metà del Trecento fu distrutta dai mercenari inglesi: "sacco dei bretoni". Papa Urbano VI la concesse ai Malatesta, sotto i quali conobbe il periodo di massimo splendore. La città tornò alla Santa Sede definitivamente nel 1465, salvo il brevissimo intermezzo del dominio di Cesare Borgia (1502). Subentrando il Governatore pontificio le antiche magistrature del comune libero e della signoria scomparvero. Tuttavia si conservò per qualche tempo la competenza giudiziaria del podestà, ma anch'essa fu poi in larga misura assorbita da quella del governatore. Fu rimaneggiato il Consiglio della città e si ebbero, accanto alle congregazioni, sei conservatori come organo esecutivo del Comune. Dopo la parentesi napoleonica fu riannessa al governo pontificio (1815-1859), nel 1860 Cesena divenne parte del Regno d'Italia.
Bibliografia: Guida generale degli Archivi di Stato italiani, II, Roma, 1983, pp. 257-258; D. BAZZOCCHI - P. GALBUCCI,Cesena nella storia, Bologna, 1915; S. SOZZI, Breve storia della città di Cesena, Cesena ,1972; G. SIROTTI, Cesena diciotto secoli di storia, dall'arrivo del Cristianesimo alla cattedrale odierna, Cesena, 1982; N. TROVANELLI, Cesena dal 1796 al 1859, Cesena, 1906; Comuni d'Italia. Emilia Romagna, Monteroduni (IS), 2001, p. 123; A. VARNI - B. D. MARALDI, Storia di Cesena, I-V, (1994), Rimini.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.