Forma autorizzata del nome
Ufficio distrettuale delle imposte dirette di Forlì
Uffici centrali e periferici dello Stato italiano
L'Agenzia delle imposte di Forlì subentrò con lo Stato unitario (1860) alla Cancelleria del censo della Legazione apostolica. L'Agenzia prese denominazione di "Ufficio distrettuale delle imposte dirette di Forlì" con il R.D. n. 924 del 23-V-1924. L'Ufficio cessò in seguito all'istituzione dell'Agenzia delle Entrate di Forlì (art. 57 del D.lg. 30-VII-1999, n. 300). La conservazione del catasto terreni divenne competenza degli Uffici tecnici di finanza (poi UTE, cfr. R.D. 22-IX-1936, n. 2007) con L. 24-III-1907, n. 237. Il R.D. 10-V-1938, n. 664 dispose che la conservazione dei catasti terreni fosse demandata agli UTE, mentre l'aggiornamento in materia di catasto urbano restò di competenza degli Uffici distrettuali delle imposte dirette. Il nuovo catasto edilizio, che venne a sostituire quello precedente in vigore dal 1865, fu, infine, ordinato con L. 13-IV-1939, n. 2652 ed entrò in vigore a partire dal 1961.
Bibliografia: G. MANGIONE, Ufficio distrettuale delle imposte dirette, in "Novissimo Digesto Italiano", XIX, UTET, Torino 1973, pp. 1056-1061; V. VITA SPAGNUOLO, I catasti generali dello Stato pontificio. Inventario, AS Roma, Roma 1995 (Scuola di Arch., Pal. e Dipl., Studi e strumenti, 7); V. V. SPAGNUOLO, I catasti generali dello Stato pontificio, in "Archivi per la Storia", VIII/1-2 (1995), pp. 163-175; R. NAPOLITANO, Ufficio Tecnico Erariale, in "Novissimo Digesto Italiano", XIX, UTET, Torino 1973, pp. 1079-1086.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.