Forma autorizzata del nome
Comando provinciale dei vigili del fuoco di Cremona
Uffici centrali e periferici dello Stato italiano
Già dalla fine del sec. XVIII, con la venuta dell'esercito napoleonico, si ha notizia a Cremona della presenza di guardie del fuoco, sebbene l'esercizio effettivo di un servizio finalizzato alla prevenzione e all'estinzione degli incendi, e più in generale di interventi di soccorso tecnico in situazioni di emergenza, abbia inizio decenni dopo, negli ultimi mesi del 1849. L'ordinamento italiano, a partire dalla l. 20 mar. 1865 n. 2248, attribuì ai Comuni la facoltà, ma non l'obbligo, di costituire propri corpi di "pompieri", ma fu soltanto dal 1935 (r.d.l. 10 ott. n. 2472) che lo Stato cominciò a farsi carico, prima indirettamente (attraverso le Province), poi in prima persona dell'organizzazione stabile e generalizzata di "servizi antincendi" su tutto il territorio nazionale.
I comandi provinciali con sede nei capoluoghi di provincia comprendono i reparti dei vigili del fuoco del capoluogo e dei distaccamenti e posti di vigilanza del territorio, che costituiscono le articolazioni operative locali del Corpo.
Bibliografia: Comando Vigili del fuoco di Cremona, Cremona, Centri stampa della Camera di commercio e della Provincia, 1991; G. D'Alessio, Vigili del fuoco, in Enciclopedia del diritto, XLVI, Milano, Giuffrè, 1993, pp. 722-731.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.