Forma autorizzata del nome
Congregazione provinciale di Cremona
Organi statali e di governo, istituzioni, magistrature centrali e locali pre-unitari della restaurazione
Prevista dalla sovrana patente 7 aprile 1815 in ogni provincia del Lombardo-Veneto, fu definita nelle sue competenze in base alla sovrana patente 24 aprile 1815. Organismo rappresentativo, il cui accesso era su base cetuale e censitaria, avrebbe dovuto fungere nelle intenzioni della classe dirigente prerivoluzionaria da efficace contraltare al potere centrale, che nelle periferie si esprimeva attraverso i regi delegati. Le sue competenze, sulla carta ampie (controllo sui bilanci comunali, sulle acque e strade provinciali, sugli istituti di pubblica beneficenza ed assistenza, ecc.), furono, tuttavia, svuotate nella pratica quotidiana, al punto da non poter minimamente influire sulla conduzione degli affari. A capo di essa era posto il regio delegato, così come comune alla Delegazione erano la sede e l'ufficio di protocollo. Nel 1848, durante il breve periodo del Governo provvisorio (aprile-luglio), sostituì la Delegazione provinciale, mentre dal giugno 1859 vi subentrò la R. Intendenza generale.
Bibliografia: P. Castignoli, Gli uffici provinciali del Regno lombardo-veneto a Cremona (1815-1859). L'I.R. Delegazione provinciale e gli uffici politico-amministrativi, in RAS, XXII (1962), 2, pp. 197-210; S. Levati, Cremona dalla Restaurazione all'Unità: una città in lento mutamento, in Storia di Cremona. L'Ottocento, a cura di M.L. Betri, Azzano San Paolo (Bg), Bolis, 2005, pp. 5-7.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.