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Comunità di Monteverde, Montegiorgio (Fermo), sec. XIII circa - 1860 - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Comunità di Monteverde, Montegiorgio (Fermo), sec. XIII circa - 1860  Linked Open Data: san.cat.sogP.5368

 

Altre denominazioni

Comunità di Monteverde

 

Data di esistenza

sec. XIII - 1860

 

Sede

Montegiorgio (Fermo)

 

Natura giuridica

pubblico

Tipo ente

preunitario

 

Descrizione

Monteverde era uno dei castelli, tra cui Alteta, Cerreto, Francavilla Magliano di Tenna, Montesampietrangeli, Rapagnano, sotto la giurisdizione di Montegiorgio. Fermo, dopo la parentesi rappresentata dal governo dell'imperatore Federico II di Svevia, ricevette, nel 1244, dal cardinale Rainerio, vicegerente del papa nel Piceno, come segno della fedeltà alla chiesa, i Comuni che gli appartenevano ai tempi della lega del 1224. Il castello di Monteverde, successivamente, divenne feudo di Mercenario, della nobile famiglia fermana dei Brunforte, che, nel 1331, si impadronì di Fermo. Bernardo, Rettore della Marca, per mandato di Benedetto XII, comminò la scomunica al tiranno, obbligandolo a restituire i castelli che teneva in mano. Il secolo XIV vide la riorganizzazione della Marca anconetana da parte del cardinale Albornoz che, nel 1366, consegnò a Montegiorgio il "castrum seu burgum" di Monteverde. Rinaldo da Monteverde, nipote di Mercenario, divenne protagonista della vita politica fermana quando, nel 1376, si impossessò del potere. Tre anni più tardi, egli lasciò Fermo e, con le sue milizie mercenarie, si rifugiò a Montegiorgio, per poi ritornare nel suo castello di Monteverde, che abbandonò nuovamente rinchiudendosi nella rocca di Montefalcone, nel 1380. Subito dopo, le milizie confederate (si era costituita una lega tra Fermo, Ancona, Recanati e Rodolfo da Camerino) entrarono a Montegiorgio e vi stabilirono legittimi amministratori, mentre i fermani entrarono nel castello...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza