Forma autorizzata del nome
Comune di Villa San Giovanni in Tuscia, Villa San Giovanni in Tuscia (Viterbo), sec. XIII -
San Giovanni di Bieda
Comune di Villa San Giovanni in Tuscia
Villa San Giovanni in Tuscia (Viterbo)
ente pubblico territoriale
Circa l'origine del centro abitato, sorto sul sito di una antica villa romana, esistono due ipotesi: una ne attribuisce la fondazione a Giovan Battista dell'Anguillara nel 1337, l'altra la fa risalire ad un soggiorno di Nicolò III avvenuto nel 1278. Nella bolla di Paolo II del 4 settembre 1465 si legge che il territorio fu concesso "ab antiquo" agli Anguillara e che dopo la loro ribellione tornò alla Camera Apostolica. Nel 1516 Leone X concesse il feudo a Lorenzo Anguillara e ai suoi eredi Lelio e Giovanni i quali, intorno al 1550, richiamarono sul posto coloni da tutta Italia. Al borgo, così incrementato, il primogenito degli Anguillara volle dare il nome del proprio Santo; al fratello Lelio, invece, si deve la concessione dello statuto della comunità. Alla loro morte, in mancanza di eredi, il feudo tornò alla diretta dipendenza della Camera Apostolica che lo governò attraverso un Commissario pontificio. L'anno successivo il fondo fu dato in affitto alle famiglie Zanchini e Doni con un contratto che, rinnovato di volta in volta, durò per 135 anni. Dal 1753 passò di nuovo nelle mani di numerosi affittuari finchè nel 1806 tutte le terre furono vendute al conte Luigi Marconi il quale a sua volta nel 1840 le alienò al conte Pietro Bruno di San Giorgio. Quest'ultimo iniziò una lunga vertenza con la Comunità che infine si risolse con il riscatto di tutte le terre da parte degli abitanti del luogo. Durante la parentesi del dominio francese il Comune fu ascritto dapprima al dipa...
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