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Comune di Collalto Sabino, Collalto Sabino (Rieti), sec. XII ante - - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Comune di Collalto Sabino, Collalto Sabino (Rieti), sec. XII ante -  Linked Open Data: san.cat.sogP.4960

 

Altre denominazioni

Collalto

      Comune di Collalto Sabino

 

Data di esistenza

sec. XII -

 

Sede

Collalto Sabino (Rieti)

 

Natura giuridica

pubblico

Tipo ente

ente pubblico territoriale

 

Descrizione

Il nucleo fortificato di Collalto risale probabilmente al X secolo, epoca in cui il fenomeno dell'incastellamento interessò gran parte della Sabina; in origine si chiamava Castaldio dal nome del primo barone che l'ebbe in possesso, poi fu denominato Collalto per la sua posizione strategica. L'insediamento, citato in una bolla del 1153 di Anastasio IV, divenne uno dei più importanti centri della Contea dei Marsi, poi capoluogo di una baronia considerata feudo imperiale; nella ripartizione dell'Alto Giustizierato d'Abruzzo, risalente al 1273, i territori di pertinenza di Collalto risultano assai vasti, comprendendo i centri abitati di Pietra Secca, Poggio Cinolfo e Rocca di Sotto; nel 1297 lo stesso Giustiziere d'Abruzzo, per ordine di Carlo II d'Angiò, trasferì molti territori, tra cui quello di Collalto, alle dirette dipendenze della Curia Imperiale. Allorchè i Savelli si impadronirono di parte del Cicolano, per concessioni e privilegi erogati da Carlo V, Antimo Savelli ebbe la baronia di Collalto alla quale facevano capo i castelli di Paganico, Marcetelli, Collegiove, Nespolo, Ricetto, S. Lorenzo (queste ultime due località oggi sono frazioni di Collalto). Nel 1564 Cristoforo Savelli vendette la baronia al suocero Roberto Strozzi, il quale quattro anni dopo la cedette a sua volta ad Alfonso Soderini. Da Nicola Soderini e dai suoi creditori, con istrumento del 24 gennaio 1641 la baronia fu venduta al Cardinale Francesco Barberini alla cui famiglia rimase sino al 1798, e...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

URL Scheda provenienza