Forma autorizzata del nome
Parrocchia di S. Stefano, Menaggio (Como), sec. XVI -
Parrocchia di S. Stefano in Menaggio
Parrocchia della diocesi di Como. In epoca post-tridentina, stabilmente a partire dal XVII secolo, la parrocchia arcipresbiterale e collegiata di Santo Stefano di Menaggio risulta sede di un vicariato comprendente le parrocchie della pieve. L'arciprete svolgeva le funzioni di parroco e presiedeva in qualità di vicario foraneo alle congregazioni dei parroci del vicariato. Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, i redditi dell'arcipretato risultavano derivare da fondi per lire 244.5.8, da decime e prestazioni comunali per lire 450.15, da emolumenti di stola per lire 65; il reddito del capitolo canonicale assommava a lire 1422. Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, l'arcipretura di Santo Stefano possedeva fondi per 5.2 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 554. Nel 1788 la nomina del titolare del beneficio era di libera collazione. Presso la chiesa arcipretale erano fondati cinque canonicati. Il numero dei parrocchiani era di 567. Entro i confini della chiesa arcipretale e plebana di Santo Stefano esistevano una vicaria in cura d'anime di libera collazione, gli oratori di San Carlo, dell'Assunta, di San Giacomo, di Santa Marta, di San Giovanni Battista. Nel 1893, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari nella pieve di Menaggio, la rendita nett...
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