Forma autorizzata del nome
Governo provvisorio delle province dell'Emilia
Ufficio periferico dello stato postunitario
Il processo di integrazione degli ex Stati austro-estensi nel nascente regno d'Italia può considerarsi articolato in tre momenti. Dal 15 giugno 1859 fino all'8 dicembre dello stesso anno essi furono governati, col nome di Province modenesi, da Luigi Carlo Farini prima in veste di governatore per il re di Sardegna poi, dopo Villafranca, in veste di dittatore. Dall'8dicembre 1859 alla fine di marzo del 1860 fecero poi parte di quella più vasta unità politica che comprese anche le Province parmensi e le Romagne, e che col 1 gennaio 1860, sempre sotto il Farini e in attesa del plebiscito di annessione, prese il nome di regie Province dell'Emilia. Di tale unificazione, maturata a livello politico già ai primi di novembre, quando Farini aveva assunto a titolo personale la qualifica di dittatore di tutte e tre le compagini preunitarie, Modena si trovò ad essere il centro coordinatore e a Modena ebbero sede i dicasteri centrali del nuovo organismo, fatta eccezione per quello della guerra che risiedette in Bologna. Fu durante questa fase che, con decreto 27 dicembre 1859venne dato alla regione Emilia Romagna il suo primo assetto, mediante la suddivisione in province con un'intendenza generale, circondari con un'intendenza, e mandamenti. Dopo l'annessione al Piemonte, infine, seguita al pronunciamento popolare del 12 marzo 1860 proclamata il 18 successivo e messa in pratica il 31, il governo delle Province dell'Emilia fu naturalmente sciolto, ma, per quanto riguarda il tessuto amm[...]
GGASI. Guida Generale degli Archivi di Stato