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Collegio convitto Serafini di Città di Castello, Città di Castello (Perugia), 1896 - 1943 - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Collegio convitto Serafini di Città di Castello, Città di Castello (Perugia), 1896 - 1943  Linked Open Data: san.cat.sogP.3977

 

Altre denominazioni

Collegio convitto Serafini di Città di Castello

 

Data di esistenza

1896 - 1943

 

Sede

Città di Castello (Perugia)

 

Natura giuridica

privato

Tipo ente

ente di istruzione e ricerca

 

Descrizione

Successivamente alla demanializzazione dei beni ecclesiastici il professor Silvio Serafìni istituì a Città di Castello il Collegio-convitto omonimo, che assunse rapidamente notorietà. Nel 1924 la proprietà fu rilevata dal commendator Guido Meroni, popolare figura di educatore, che ne divenne direttore e modificò e rese ancor più razionale l'edificio, ampliandone i servizi ed istituendo il semiconvitto e l'esternato, che consentiva agli studenti locali di frequentare i corsi di studio. Nel 1942 tutto il complesso venne ceduto alla Gioventù italiana del littorio per l'istituzione in esso di un Collegio-convitto nazionale. Nel 1943 cessò la propria attività. Nel 1978 l'immobile, già di proprietà del Comune di Città di Castello, a seguito anche del degrado subito nell'immediato dopoguerra, venne completamente ridimensionato e destinato per grande parte a sede del Liceo classico "Plinio il Giovane". Il Collegio ebbe, in ambito locale, notevole interesse storico e culturale; infatti, seppure in forma privata, furono introdotti progressivamente a Città di Castello tutti i corsi di istruzione medio-superiore: scuola media, ginnasio, liceo classico, liceo scientifico, scuola magistrale inferiore e superiore, istituto tecnico commerciale. La popolazione scolastica raggiunse livelli numerici elevati, superiori a cento unità annuali.

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

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