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Corsini, Firenze, sec. XIII - - Famiglia

 

Tipologia

Famiglia

 

Forma autorizzata del nome

Corsini, Firenze, sec. XIII -  Linked Open Data: san.cat.sogP.3913

 

Altre denominazioni

Corsini

 

Data di esistenza

sec. XIII -

 

Descrizione

I Corsini giunsero a Firenze dal contado nella seconda metà del XIII secolo, dove svolsero attività di banchieri. La loro importanza economica permise alla famiglia di entrare a far parte dell'oligarchia popolare che tenne nelle sue mani il governo del Comune e della Signoria. Alla metà del XIV secolo, la famiglia fu coinvolta nei rovesci finanziari europei, ma si riscattò presto conquistando i campi ecclesiastico, finanziario ed economico. Con l'avvento dei Medici, i Corsini iniziarono ad avere numerosi incarichi pubblici e alla fine del XVI secolo Filippo (1538-1601) e Bartolomeo (1545-1613) di Bernardo (1492-1551), ricchi mercanti, riuscirono a risollevare definitivamente le finanze della loro famiglia. Bartolomeo acquistò il marchesato di Sismano, Casigliano e Civitella in Umbria e lo lasciò ai nipoti Neri (n. 1577) e Filippo (1578-1636) del fratello Lorenzo (1533-1591), ai quali fu riconsciuto il titolo nel 1628 da papa Urbano VIII. Neri sposò Giulia Corsi e con il figlio Andrea (1613-1671) si trasferì a Roma, dove la linea si interruppe con il nipote Francesco Maria (1658-1723). Filippo fu ricchissimo banchiere, sposò Maddalena di Lorenzo Machiavelli e dette inizio all'acquisto dei palazzi fiorentini al Parione e del casino al Prato. Bartolomeo di Filippo (1622-1685) fu uomo di corte e acquisì i marchesati di Laiatico e Orciatico in Val d'Era (1644) e di Castagnetoli, Giovagallo e Tresana in Lunigiana (1652). Dalla moglie Lisabetta di Giovan Battista Strozzi, fra gl...

 

Sistema aderente

SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.

 

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