Forma autorizzata del nome
Comune di Torri in Sabina, Torri in Sabina (Rieti), sec. XIII -
Torri
Comune di Torri in Sabina
ente pubblico territoriale
Le prime menzioni di Torri in epoca medievale risalgono al 747, quando un "casalis Turris" compare nel Regesto di Farfa tra le donazioni fatte all'Abbazia da Lupo, duca di Spoleto; conferme di questa donazione si ripetono nel 817 da parte del Papa Stefano IV, nel 840 da parte dell'imperatore Lotario I e nel 1084 da parte di Enrico IV. La fondazione del castello tuttavia dovette essere piuttosto tarda e la prima attestazione certa della sua esistenza risale al 1298; a metà del XIV secolo era sotto il controllo diretto della Santa sede, come risulta dal registro del cardinale Albornoz (1364). Nel 1368 il feudo pervenne agli Orsini, grazie alla concessione fatta da Urbano V a Buccio e Francesco di Giordano Orsini; non si registrano ulteriori passaggi di proprietà fino all'anno 1477, allorchè il cardinale Latino Orsini - con i fratelli Roberto e Napoleone - restituirono il possedimento al pontefice Sisto IV che da parte sua lo assegnò al figlio leggittimato del cardinale stesso, Paolo Orsini. La signoria degli Orsini perdurò sino al 1698 quando, in seguito alla morte di Flavio Orsini, il feudo fu devoluto alla Santa Sede; nonostante ciò, Anna de la Tremouille, moglie di Flavio Orsini, ottenne il permesso di conservare il feudo fino alla sua morte, avvenuta nel 1728: da allora in poi Torri rimase proprietà della Camera apostolica. Durante la parentesi del dominio francese il comune fu ascritto dapprima al dipartimento del Clitunno, cantone di Magliano (1798-1799) per passare...
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