Forma autorizzata del nome
Fondazione coniugi Fava, Ravenna, 1953 -
ente di assistenza e beneficenza
La Fondazione coniugi Fava fu fondata dal ragioniere Ardiglione Fava con testamento dell'8 luglio 1932 - ricevuto dal notaio Pietro Martinetti - con l'intento di apportare un contributo alla beneficenza nel campo degli studi; stabiliva infatti che, con quanto rimasto alla morte della propria moglie Maria Ciampoletti, nominata erede universale, fosse costituita una Fondazione da intestarsi <<Coniugi Fava>>. La Fondazione venne eretta in ente morale con decreto del Presidente della Repubblica 30 luglio 1953, n. 720.
L'Istituzione aveva lo scopo di assegnare ogni anno tre borse di studio a favore di giovani studenti, nati nel Comune di Ravenna, appartenenti a famiglie di condizioni economiche disagiate ed avviati con profitto agli studi: la prima ad uno studente della Facoltà di economia e commercio, le altre due a due studenti dell'Istituto tecnico per ragionieri.
L'Ente venne gestito dall'Ente comunale di assistenza (ECA) fino al 1977. L'Opera pia, dal censimento regionale sulle istituzioni di assistenza e beneficenza (IPAB) del 1985, risultava inattiva.
Nell'ottobre del 2007 la Regione Emilia-Romagna ha avviato il procedimento di estinzione dell'ente ai sensi dell'art. 2.3 (estinzioni) della delibera della giunta regionale n. 284 del 14 febbraio 2005. Con comunicazione del 5 novembre 2007, il Comune di Ravenna ha espresso parere favorevole all'estinzione.
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