Forma autorizzata del nome
Pierleoni, conti, Città di Castello (Perugia), sec. XVII inizio - sec. XX fine
sec. XVIII inizio - sec. XX fine
La documentazione conservata in archivio attesta che la famiglia ebbe origine in Castelvecchio di Norcia da Pietro Pierleoni, morto nel 1713, sposato con Orintia Ferri dello stesso paese.
Questi ebbero cinque figli, quattro maschi, Domenico Antonio, Sebastiano, Sante, Francesco Antonio, ed una femmina.
Francesco Antonio divenne sacerdote, Sebastiano rimase celibe, Sante si sposò ed ebbe numerosi figli. Domenico Antonio lasciò Castelvecchio il 24 settembre 1724 e si recò a Città di Castello dove acquistò un negozio di drogheria e nel 1735 sposò Elisabetta Puli, dalla quale ebbe tre figli, Florido, Maria Vittoria (cappuccina) e Luca.
Florido, divenuto sacerdote dell'Oratorio di San Filippo Neri, fu poi vescovo di Acquapendente. Fu nominato da Pio VII nel concistoro del 20 settembre 1802, prendendo possesso del vescovado il 24 settembre dello stesso anno, tramite l'arcidiacono Idelfonso Martelli, ed entrandovi direttamente il successivo 22 dicembre; il 27 settembre 1802 fu dichiarato assistente al soglio pontificio. Fu deportato in Francia il 26 maggio 1810 e vi rimase per quattro anni, rientrando a Roma il 12 giugno 1814.
Luca sposò Scolastica Mannocchi dalla quale ebbe sei figli: tre femmine che presero i voti e tre maschi. Di questi Vincenzo fu insignito del titolo di conte da papa Leone XII il 29 dicembre 1826 e sposò Diomira Graziani, mentre Donino sposò Veronica Pierleoni. Anche Vincenzo ebbe numerosi figli e nella documentazione si trovano notizie relative a Flo...
SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.