Forma autorizzata del nome
Notai del distretto di Bologna
La formazione del nucleo iniziale e costitutivo del fondo notarile si deve all'opera svolta nella seconda metà del sec. XVIII dai senatori preposti all'assunteria d'archivio, i quali, in mancanza di una normativa specifica che imponesse la devoluzione ad un ufficio pubblico degli atti dei notai defunti, riuscirono, tramite acquisti e donazioni, a far pervenire all'Archivio pubblico, diretto continuatore della medievale camera degli atti, gran parte della documentazione antica che si era venuta depositando presso i vari studi notarili cittadini. A questa si vennero accostando, a seguito della regolamentazione sul notariato del 1806, le matrici ed i protocolli dei notai successivamente cessati dall'esercizio: documentazione che, come la precedente, fu concentrata presso l'Archivio pubblico, trasformatosi così, nel corso del sec. XIX, in archivio notarile distrettuale e da questo successivamente ceduta all'Archivio di Stato
GGASI. Guida Generale degli Archivi di Stato