Forma autorizzata del nome
Chiesa collegiata di Santa Maria ad Nives, Atella
Enti e associazioni di culto
L'origine medievale della chiesa madre di S. Maria ad Nives di Atella è rivelata dalla bella facciata del XIV secolo. Gravemente danneggiata dal sisma del 1694, nel corso del XVIII secolo la chiesa fu sottoposta ad interventi di restauro e di ricostruzione. Ulteriori danni alla sua struttura furono provocati dai terremoti del 1930 e del 1980, in seguito ai quali si resero necessari nuovi interventi di ricostruzione.
Nell'apprezzo della terra di Atella redatto nel 1615 dal tavolario Orazio Grasso, la chiesa risulta dotata di 20 sacerdoti, di 10 fra diaconi e suddiaconi e di 14 chierici. Nell'apprezzo successivo, redatto nel 1642 dal tavolario Onofrio Tanga, la chiesa viene definita "collegiata" e si cita la presenza in essa di un capitolo costituito da un arciprete, 12 sacerdoti e 12 chierici. Sin dalle sue origini la chiesa è rientrata nella giurisdizione della diocesi di Melfi; attualmente è chiesa parrocchiale e fa parte della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa.
Bibliografia: Apprezzo della Terra di Atella e suo casale Rionero fatto dal Tavolario Honofrio Tanga nell'anno 1642 a' 14 giugno, a cura di F. L. Pietrafesa e M. Saraceno, Quaderni "Conoscere il Vulture", Napoli, Tipografia Laurenziana, 1988, pp. 21-22; C. Conte, Atella. La storia, i monumenti, le tradizioni, Amministrazione comunale di Atella, 1988, pp. 28-30; La Chiesa Madre di Atella. Note storiche e di restauro, in "TARSIA. Miscellanea di studi e materiali di scrittura", 13-14, 1993, pp. 51-64; A. Capano, Venosa Maschito Atella Spinazzola Lacedonia… Palazzo S. Gervasio in età moderna, Melfi, TARSIA, 1999, p. 60.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.