Forma autorizzata del nome
Luzio, Alessandro
San Severino Marche (Macerata)
Giornalista, direttore Archivi
Abbandonati gli studi universitari prima della laurea, ha come orizzonte culturale la "scuola storica" e il metodo critico-erudito, che sono alla base dei suoi studi letterari e storici, riguardanti Pietro Aretino, Teofilo Folengo e soprattutto la vita della corte dei Gonzaga fra Quattro e Cinquecento (insieme a Rodolfo Renier firma una serie di ricerche su Isabella d'Este Gonzaga). A seguito di vicende giudiziarie legate alla sua direzione della "Gazzetta di Mantova", viene costretto all'esilio a Vienna, dove ha modo di studiare le vicende risorgimentali mantovane. Al rientro, nel 1899, ottiene l'incarico di dirigere l'Archivio di Stato di Mantova, fino al 1918, quando passa a dirigere quello di Torino. Le sue numerose pubblicazioni lo pongono tra i fondatori della storia del Risorgimento italiano.
Bibliografia: R. PERTICI, Alessandro Luzio, in "Dizionario Biografico degli Italiani", 66, Roma 2006, pp. 702-712; Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per gli Archivi, Repertorio del personale degli Archivi di stato, a cura di M. CASSETTI, vol. I, Roma 2008, pp. 539-541; D. FERRARI, Alessandro Luzio archivista, in "Bollettino Storico Mantovano", nuova serie, 8, gennaio dicembre 2009, atti del convegno Alessandro Luzio dal Risorgimento al Fascismo, Mantova 15 novembre 2008 [Mantova 2010], pp. 119-140.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.