Forma autorizzata del nome
Slataper, Scipio
Laureatosi in lettere a Firenze nel 1912, Slataper aveva già pubblicato nel 1907 poesie e novelle sul periodico triestino di cultura e arte "Il Palvese". Durante la permanenza a Firenze collaborò con la rivista "La Voce" diretta da Giuseppe Prezzolini; la pubblicazione nel 1912 del romanzo "Il mio Carso" segnò l'affermazione definitiva dello scrittore. Mentre ricopriva l'incarico di lettore di italiano al Kolonial Institut di Ambugo, operò una lunga revisione della sua tesi di laurea su Ibsen, che verrà pubblicata postuma. Trasferitosi a Roma nel 1914, si dedicò al giornalismo sia come commentatore politico che come cronista. Nel 1915 si arruolò volontario nella guerra contro l'Austria: la vita al fronte, prima come soldato semplice poi come sottotenente, è narrata nelle lettere che quotidianamente inviava alla moglie Luisa Carniel. Ferito in combattimento, morì sul monte Podgora nei pressi di Gorizia.
Bibliografia: G. CHIARELLI, Scipio Slataper scrittore e giornalista, Campanotto Editore, Udine 1989.
SIAS. Sistema Informativo degli Archivi di Stato.