Forma autorizzata del nome
Panciatichi
Nobile e antica famiglia di origine pistoiese, i Panciatichi furono insigniti del titolo di conti di Licciano fin dal 1100. Di parte ghibellina, furono in lotta con la famiglia guelfa dei Cancellieri per il predominio su Pistoia, fino al 1402, quando la citta decise di consegnarsi a Firenze. La tregua che segui all'atto di sottomissione alla dominante, favorevole ai Panciatichi in quanto filofiorentini, venne infranta alla fine del Quattrocento da un riaccendersi della lotta tra le due famiglie. Le violenze civili che ne seguirono spinsero i commissari fiorentini a condannare all'esilio i capi delle due opposte fazioni; gli scontri tuttavia perdurarono fino all'instaurazione del Principato. Una volta consolidato il proprio dominio, i Medici, che in un primo momento avevano premiato la parte Panciatica, ridimensionarono il potere della famiglia pistoiese spingendo i maggiori esponenti del ramo primogenito della famiglia, Gualtieri (1480-1549) e suo figlio Niccolo (1513-1584), ad abbandonare Pistoia: il primo decise di trasferirsi a Lucca, il secondo si insedio a Firenze, dopo un breve soggiorno romano durante il quale ricopri la carica di tesoriere della fabbrica di S. Pietro per Paolo III. Da Niccolo, nominato nel 1554 da Cosimo I primo Depositario mediceo a Siena, ebbe origine il ramo fiorentino della famiglia. Dal suo primogenito Bandino nacque Bandino (1629-1718), valente giurista, patriarca di Gerusalemme e cardinale dal 1690.
SIASFI. Sistema Informatico dell’Archivio di Stato di Firenze.