Forma autorizzata del nome
Vettori
sec.XIII, inizio - sec.XX, prima meta
Famiglia di antiche origini la cui presenza a Firenze e attestata gia nel 1210, i Vettori cominciarono a prendere parte al governo della Repubblica nel 1382 con l'elezione a priore di Andrea, cui negli anni seguenti la Repubblica affido anche alcuni incarichi diplomatici.
Nel corso del XIV secolo la famiglia si divise nelle due diramazioni principali stabilitesi rispettivamente a Roma e Firenze.
Il ramo romano ebbe origine da Nereo di Andrea Vettori, senatore di Roma dal 1419. Ottenuta l'iscrizione al patriziato romano nel 1922, si estinse nella prima meta del Novecento.
Il ramo fiorentino ebbe tra i suoi esponenti piu celebri Piero Vettori, lettore di eloquenza greca e latina presso lo Studio fiorentino dal 1538, ambasciatore nel 1550 presso Giulio III, che lo insigni del titolo di conte. Da suo figlio Jacopo nacque Francesco, padre del senatore Alessandro che divenne uno dei ministri di fiducia del Granduca Ferdinando II. Intorno alla meta del XVI la famiglia instauro legami di parentela con i Capponi, in seguito al matrimonio di Maddalena di Bernardo Vettori con Lodovico Capponi. Da Paolo Maria Vettori, ciambellano del Granduca Pietro Leopoldo, e Maria Guerrini, ultima discendente della sua famiglia, nacque Pietro Vettori (1757-1822), capitano delle milizie fiorentine di Toscana e cavaliere dell'ordine di Santo Stefano. Intorno agli anni '80 del Settecento Piero Vettori sposo Maddalena di Ferdinando Marzi Medici Tempi, ultima erede dell'illustre famiglia fiorentina.
SIASFI. Sistema Informatico dell’Archivio di Stato di Firenze.