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Giudicatura di mandamento del regno di Sardegna - Ente [Profilo Istituzionale]

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Giudicatura di mandamento del regno di Sardegna  Linked Open Data: san.cat.sogP.21889

 

Data Istituzione

non indicata

 

Descrizione

Il regio editto 21 maggio 1814 n. 9 (1), uno dei primi pubblicati dopo la restaurazione e il ritorno del re Vittorio Emanuele I a Torino, abroga i codici e la legislazione francese richiamando in vigore le regie Costituzioni del 1770 e le altre leggi emanate fino al 23 giugno 1800 dalla casa Savoia (art.1), ristabilisce i magistrati previsti dall'ordinamento sabaudo (art. 4). Non sono poche però le tracce durevoli che sopravvivono negli ordinamenti della penisola alla caduta dei regimi ispirati o dipendenti da oltralpe; in particolare si può rilevare il nesso esistente tra il juge de paix trapiantato il Italia e il giudice di mandamento piemontese nella sua evoluzione fino alla figura del pretore. Il Regio Editto 7 ottobre 1814 n. 70 (2) definisce le circoscrizioni delle province dipendenti dal Senato del Piemonte e la loro divisione in Mandamenti (art. 1), stabilisce che i giudici nominati o confermati nel 1814 rimangano in carica solo per l'anno giudiziario 1814-1815 (art. 2), che si tengano regolarmente le assisie (art. 3) e i giudici risiedano stabilmente nel capoluogo del Mandamento (art. 5). Il titolo V del libro secondo delle Leggi e costituzioni di Sua Maestà (2), ripristinate come si è detto nel 1814, riguarda 'i giudici ordinari dei luoghi e loro luogotenenti': questi devono essere laureati (art. 2), prima di essere ammessi all'esercizio delle Giudicature loro conferite devono essere sufficientemente esaminati e approvati dal Senato (art. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]

 

Sistema aderente

LBC Archivi. Lombardia Beni Culturali - Archivi

 

URL Scheda provenienza