Forma autorizzata del nome
Consorzio autonomo Milano Monza Umanitaria - CAMMU
ente funzionale territoriale
In esecuzione del regio decreto legge n. 1792 del 3 ottobre 1919, la Villa Reale di Monza con il Parco e le incluse Ville Mirabello e Mirabellino, cessarono di far parte della dotazione della Corona e furono retrocessi al demanio dello Stato, per essere in parte assegnati in uso al Ministero dell'istruzione pubblica e in parte trasmessi in proprietà dell'Opera nazionale combattenti, altresì ribadendo e prevedendo il duplice scopo di designare tali beni a Istituti di istruzione superiore e a enti legalmente riconosciuti che provvedessero all'assistenza dei mutilati, invalidi e orfani di guerra. Di lì a poco, in base al regio decreto n. 2578 del 31 dicembre 1919, fu trasferita all'Opera nazionale combattenti la proprietà del Parco di Monza, ad eccezione della parte annessa alla Villa Reale, della Villa Mirabellino, nonché dell'ex Monastero delle Grazie con cinquanta ettari di terreno circostante. La Reggia, resasi improvvisamente disponibile, fu più specificamente destinata, con decreto presidenziale 30 aprile 1920, "a istituti professionali d'arte applicata all'industria e a grandi esposizioni per lo stesso oggetto" (1), amministrati dai comuni di Milano e Monza, a tal fine consorziati, sotto la vigilanza del Sottosegretariato per le antichità e le belle arti. Da quest'assegnazione rimanevano esclusi la Rotonda dell'Appiani, in considerazione del suo carattere monumentale e artistico, e l'appartamento di re Umberto I, destinato dalla Real Casa a rimanere chiuso in rispettosa memoria dell'infausto accadimento (2). [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
LBC Archivi. Lombardia Beni Culturali - Archivi