Forma autorizzata del nome
Comune di Montichiari
ente pubblico territoriale
Montichiari, antico feudo dei conti Casaloldo, viene conquistata nel 1404, da Pandolfo Malatesta, signore di Brescia, ed in seguito, nel 1420, "venduta" ai Visconti (1). Durante la dominazione milanese è governata da un capitano(2) coaudiuvato dalla magistratura giudiziaria dei consoli. Anche Montichiari, come altri comuni del territorio bresciano, nel 1427 giura fedeltà a Venezia e rimane fedele alla Serenissima Repubblica fino al 1796, tranne in malgrado i brevi intervalli di dominazione milanese e francese. Il 1 ottobre 1430 viene inviato un vicario forestiero, nominato dal senato veneziano tra i membri delle famiglie nobili bresciane. Inizialmente vicariato minore, dopo il 1440 Montichiari diviene vicariato maggiore. Il vicario dura in carica un anno ed ha autorità di bassa giustizia civile, cioé fino alla somma di lire 5 di "planetti", e rimette le cause maggiori e quelle di primo appello ai tribunali di Brescia. Egli deve controllare e guidare la vita dei comuni soggetti alla giurisdizione della quadra di Montichiari nonchè far osservare le leggi e gli ordini di governo; alla fine del suo ufficio il suo operato è sottoposto al giudizio di una commissione di revisori (3). Nel suo esercizio il vicario è coadiuvato dai consoli e dai due ufficiali comunali (4). Giovanni da Lezze nel suo "Catastico" scrive che Montichiari è costituito da 700 fuochi e 4500 anime di cui utili 820. Le entrate del comune provengono dalle biade ". [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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