Forma autorizzata del nome
Intendenza provinciale di finanza di Milano del Regno lombardo - veneto
Il governo del Regno lombardo veneto apportò solo alcuni cambiamenti alla amministrazione finanziaria precedente, che rimase sostanzialmente immutata. Nel 1814 con legge emanata dal conte Bellegarde (determinazione 27 luglio 1814) fu soppresso il ministero delle finanze e sostituito da un'intendenza generale di finanza da cui dipendevano le conservate amministrazioni delle dogane, privative e diritti uniti, lotto. All'amministrazione delle privative furono aggregati, oltre i dazi di consumo, i pedaggi, il bollo della carta e il bollo dei pesi e delle misure. Le intendenze di finanza dipartimentali, responsabili durante il Regno d'Italia di tutta l'amministrazione finanziaria ad eccezione delle imposte dirette, non mutarono che il nome e divennero intendenze di finanza provinciali, mantenendo le stesse competenze. Nel 1816 (notificazione 9 aprile 1816) la intendenza generale di finanza venne soppressa e sostituita da due senati governativi di finanza (uno a Milano e uno a Venezia) alle dipendenze del governo imperiale con autorità suprema nella direzione e controllo di tutti i rami della finanza in ciascuna delle due parti del regno. Sotto la direzione dei senati camerali o di finanza le intendenze di finanza provinciali vennero conservate nelle loro funzioni. Il primo agosto 1830 fu attivato nel Regno lombardo veneto l'imperial regio magistrato camerale (notificazione 15 giugno 1830), definito "l'autorità amministrativa assoluta per la direzione e ispezione di tutti i rami di finanza nel territorio soggetto alla giurisdizione del governo". [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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