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Comune di Mazzo di Valtellina - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Comune di Mazzo di Valtellina  Linked Open Data: san.cat.sogP.21446

 

Data Istituzione

sec. XIV

 

Sede

Mazzo di Valtellina

 

Tipo ente

ente pubblico territoriale

 

Descrizione

Mazzo fu capoluogo di un'antica pieve (addirittura una delle quattro più antiche della Valtellina) e conseguentemente anche sede del capitanato di pieve; il territorio di competenza dell'antica chiesa battesimale di Mazzo (risalente, secondo alcuni, all'anno 775 e costituita in pieve nel 1161) (1) si estendeva da Sernio al ponte del Diavolo (2), alle porte del Bormiese. Appartenevano a questa pieve le attuali parrocchie di Sernio, Lovero, Rogorbello, Tovo, Grosotto, Ravoledo, Grosio, Tiolo, Sondalo, Mondadizza, Le Prese e Frontale. La collocazione della pieve, posta al centro di una rete di percorsi commerciali e militari lungo la valle dell'Adda fra il Bormiese e l'asse Aprica-Bernina, e l'infeudamento dopo un periodo di dominio della famiglia de Misenti (3) ad una delle più importanti famiglie della valle, i Venosta (alla quale vennero pure infeudate le contigue pievi di Bormio e Poschiavo) sono state fra i fattori determinanti la sua importanza nei secoli. Fu qui che nei tempi andati dominò la signoria dei Venosta, venuti dall'omonima valle altoatesina. Che Mazzo derivi il nome da Matsch e quindi dai Venosta è assai probabile. In un documento dell'824 è riferito che vi erano allora in Valtellina, o almeno nell'Alta valle, tre chiese battesimali e cioé ad Amatia, Bormio e Poschiavo: essendo la data probabilmente anteriore alla venuta dei Venosta o Matsch in valle l'indicata origine del toponimo non avrebbe ragion d'essere, ma Enrico Besta, autorevole storico della Valtellina, ha pensato ad una successiva interpolazione: così Mazzo deriverebbe proprio da Matsch. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]

 

Sistema aderente

LBC Archivi. Lombardia Beni Culturali - Archivi

 

URL Scheda provenienza