Forma autorizzata del nome
Comune di Oneta
ente pubblico territoriale
La storia del comune di Oneta è strettamente connessa alle vicende vissute da tutto il territorio bergamasco ed in particolare della valle Seriana. L'annessione delle comunità della valle Seriana Superiore, compreso il comune di Oneta, alla repubblica di San Marco risale al 1427 ed è stata interrotta soltanto all'inizio del XVI secolo dalla breve parentesi dell'occupazione francese. Per tutto il periodo considerato, le vicissitudini del comune di Oneta sono legate a quelle di un'unione sovracomunale denominata "concilium de Honio" o "consilio comun maggiore di Onio", le cui origini e funzioni sono ricostruibili solo parzialmente. La prima notizia documentata relativa a tale organismo risale al 9 febbraio 1210: si tratta di un'investitura a locazione perpetua di un appezzamento di terreno concessa dal vescovo di Bergamo, Lanfranco, al concilio rappresentato dal console e da altri vicini (1). Il "consiglio comun maggiore di Onio" - formalmente abrogato dal consiglio maggiore della città di Bergamo nel 1263 - comprendeva gli otto "comuni primitivi" (così chiamati da A. Tiraboschi) di Vertova, Semonte, Barbata, Bondo, Colzate, Fiorano, Gazzaniga e Rova e probabilmente si estendeva all'alta valle Seriana, forse fino a Fiumenero, ed anche ad alcune terre della valle Brembana (2). Tale unione risultava avere, così, un'estensione territoriale alquanto vasta, delimitata da confini precisi dichiarati in seguito ad un'ordinanza emanata dal comune di Bergamo prima del 1234(3): raggiungeva quasi tutto il versante orientale del monte Cavlera e, a nord, la piana di Rezzo, Bondo, Barbata, scendendo fino alla valle del Riso, verso Gorno ed Oneta (4). [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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