Forma autorizzata del nome
Convento di Santa Maria Maddalena, agostiniane
Convento di Sant'Urbano, agostiniane
Ricovero di Sant'Urbano, convertite
ente e associazione della chiesa cattolica
Nel 1506 la peccatrice convertita Elisabetta Fornoni di Arese si era ritirata con due compagne presso l'antica chiesa di Sant'Urbano alle pendici meridionali del colle Cidneo; nel 1512, l'ente divenne rifugio delle numerose donne che avevano subito violenze durante il sacco di Brescia di Gaston de Foix e papa Leone X aggregò Sant'Urbano all'ordine agostiniano. Nel 1535 il convento contava ventitre professe; nel 1582, a causa dell'alto numero di suore Carlo Borromeo ordinò il trasferimento dell'ente presso la ex casa umiliata di Santa Maria Maddalena di Gambara. Le suore mantennero le loro proprietà a Sant'Urbano, che venne coinvolto nel 1588 nelle opere di fortificazione del Castello. La chiesa di Sant'Urbano venne affidata a una confraternita fino al 1797, anno della soppressione delle agostiniane, venne poi adattata a carcere e quindi ospita oggi un centro di assistenza sociale.
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