Forma autorizzata del nome
Convento di Santa Maria della Vettabbia, domenicane
Monastero di Santa Maria Annunziata detto delle Vergini sopra il fiume Vettabia
Monastero della Santissima Annunziata di Milano
monastero di Santa Maria della Vettabbia
Pogliani riferisce che il primo insediamento fu una casa di umiliate, stabilitesi in loco prima del 1232; prima del 1236 venne iniziata la costruzione del convento, ove le monache seguivano la regola agostiniana, e nel 1265 avvenne il passaggio all'ordine domenicano. Altre fonti accreditano invece la fondazione domenicana sin dall'inizio per volontà del domenicano San Pietro Martire nel 1234; nel 1236 un breve dell'arcivescovo di Milano concedeva indulgenze a chi, con elemosine, avesse contribuito alla costruzione del cenobio, la cui chiesa fu dedicata a Santa Maria Annunziata e il convento alle Vergini, detto poi della Vettabbia (o, con forma arcaica, "Vecchiabbia") dal nome del corso d'acqua che scorreva nei pressi. Fin dall'inizio sottoposto alla cura dei frati domenicani conventuali di Sant'Eustorgio, nel 1497 passò sotto la direzione dei domenicani osservanti di Santa Maria delle Grazie. Nel Cinquecento fu ampiamente rinnovato anche grazie alle attenzioni dell'arcivescovo Carlo Borromeo, il quale aveva qui una sorella monaca, ed ulteriormente ingrandito nei secoli successivi fino a risultare, ancora all'epoca del Latuada (1737-1738) uno dei monasteri più comodi e spaziosi della città, con un ampio giardino. L'ente fu soppresso nel 1789.
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