Forma autorizzata del nome
Vismara Gian Rodolfo
Cittadino milanese, donò un terreno di sua proprietà fuori porta Romana ai frati serviti, i quali a partire dal 1482 vi eressero la loro sede. Ricevuto del denaro da Marco Figino, tra il 1452 e il 1453 comprò il sito detto "al Giardino della Scala", dove i frati minori del convento di Sant'Angelo, allora fuori le mura, si recavano temporaneamente per la loro attività di predicazione in città. Vismara impose però la clausola che il sito fosse utilizzato per la predicazione e non per costruire un convento vero e proprio. La proprietà del sito passò alla Santa Sede che lasciò ai frati l'usufrutto; Vismara alienò una parte per ricavare la somma necessaria alla costruzione di una chiesa con un piccolo locale annesso per ospitare due o tre religiosi. La chiesa si chiamò "al giardino di Santa Maria della scala" e fu ufficialmente riconosciuta con bolla di Callisto III del 31 gennaio 1456.
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