Forma autorizzata del nome
Convento di Sant'Apollinare, clarisse osservanti
Convento di Santa Maria presso Sant'Apollinare, damianite
Convento di santa Maria delle rinchiuse della valle spoletana, damianite
Convento di Sant'Apollinare, clarisse
Convento di santa Maria delle povere di Spoleto, damianite
Monastero di Sant'Apollinare, clarisse
Edificato presso la pusterla di Sant'Eufemia, dove già nel XII secolo era presente una chiesa intitolata a Sant'Apollinare officiata dal clero secolare, alla base della fondazione ci sarebbe la richiesta di Iacoba, compagna di sant'Agnese (sorella di santa Chiara), di un convento di damianite a Milano. Nel 1223 l'arcivescovo Enrico Settala, su iniziativa del cardinale Ugolino di Ostia, acquistò il terreno dove far edificare il convento per le damianite ed i lavori cominciarono quello stesso anno: il primo atto di compera di un terreno per l'erezione del convento fu rogato nel palazzo vecchio dell'arcivescovo. Il 2 novembre 1224 furono assegnati alle damianite chiesa, case e terreni, ed il complesso conventuale fu intitolato a Sant'Apollinare, come la chiesa preesitente (Santa Maria presso Sant'Apollinare, anche detto Santa Maria delle povere dell'Ordine di Spoleto o Rinchiuse della valle spoletana (Religione - Registri, b. 46); i due sacerdoti precedentemente presenti nella chiesa furono trasferiti in San Giovanni in Brolo. Poco dopo tale donazione entrarono nel nuovo cenobio alcune monache provenienti dal monastero di Monticelli presso Firenze. Tra il 1236 e il 1251 le religiose passarono da 40 a 67 probabilmente perchè arrivarono sedici altre donne da San Vittore all'Olmo, dove era presente un'altra comunità di damianite, soppressa per ridurre il numero di fondazioni femminili in città. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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