Forma autorizzata del nome
Capitolo di San Nazaro
Basilica Ambrosiana
Basilica Romana
Basilica Apostolorum
Con Sant'Ambrogio, San Dionigi e San Simpliciano, San Nazaro è una delle basiliche milanesi che, secondo il progetto ambrosiano di cristianizzazione dello spazio cittadino, "presidiavano" l'immediato suburbio lungo le maggiori vie d'accesso dai quattro punti cardinali. Prima delle quattro, sorse nella parte meridionale della città, lungo la via Romana che collegava Milano a Roma, in una data compresa fra il 386, anno in cui Ambrogio citava in una lettera alla sorella Marcellina una 'basilica romana', e il 395, anno in cui lo stesso vescovo, secondo il suo biografo Paolino, rinvenne il corpo del martire Nazaro e lo trasferì 'ad basilicam Apostolorum'. Nei primi anni fu infatti chiamata Ambrosiana e dedicata agli Apostoli ('basilica Apostolorum'), o anche Romana e solo dall'VIII secolo si impose definitivamente l'intitolazione a San Nazaro. Nel corso del X secolo il vescovo Arderico fece costruire di fianco ad essa la basilichetta di San Lino e nel 1363 fu consacrata a ridosso della basilica una chiesetta, che sorgeva sul luogo ove oggi si trova l'oratorio di Santa Caterina, eretto tra la fine del Quattrocento e la prima metà del secolo successivo. Anche la basilica di San Nazaro fu danneggiata dall'incendio di Milano da parte dell'imperatore Federico Barbarossa (1162), ma prontamente ricostruita. Nel 1512 iniziò la costruzione della cappella Trivulzio (detta anche la "Trivulza"), addossata alla facciata della chiesa che coprì completamente. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]
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