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Tesorerie provinciali - Ente

 

Tipologia

Ente

 

Forma autorizzata del nome

Tesorerie provinciali  Linked Open Data: san.cat.sogP.19220

 

Data di esistenza

[sec. XII-1798 e 1800-1809]

 

Sede

Roma

 

Tipo ente

Ufficio centrale di stato di Antico regime

 

Descrizione

Il tesoriere provinciale aveva il compito di amministrare le finanze dello Stato nella provincia riscuotendo le entrate dell'erario (censi, affitti, dazi, gabelle, tratte di grano e di sale e tutte le imposte dirette ed indirette) e pagando le spese locali di competenza dell'amministrazione centrale (stipendi agli officiali, milizie, fortificazioni, elemosine ed altro). Era tenuto a dare, per lo più annualmente, il rendiconto della sua amministrazione alla Camera apostolica. Tale rendiconto veniva esaminato e controllato dai chierici di Camera a ciò deputati (due, poi quattro, fra i quali il tesoriere generale e, infine, dalla congregazione per la revisione dei conti) i quali emettevano poi, in base all'attivo o al passivo della gestione, un mandato di pagamento in favore, rispettivamente o del depositario generale o dello stesso tesoriere provinciale. L'ufficio di tesoriere provinciale veniva dato in appalto dalla Camera apostolica per nove anni e poteva essere rinnovato. In genere i tesorieri provinciali erano mercanti o banchieri che svolgevano la loro attività nelle stesse province

 

Sistema aderente

GGASI. Guida Generale degli Archivi di Stato

 

URL Scheda provenienza