Forma autorizzata del nome
Principato vescovile di Bressanone
Ufficio centrale di stato di Antico regime
La documentazione del vescovato inizia dall'845 con la conferma del privilegio di immunità. I poteri del vescovo vennero poi ampliati dall'imperatore Corrado II nel 1027 con il diploma mediante il quale veniva dato ad esso vescovo anche il potere territoriale sulla contea Norica (valle di Isarco)Nel 1129 Federico I concedeva anche il diritto di sfruttare le miniere e quello di battere moneta. Il vescovo, principe di rango eguale agli altrie "dux et iusticiarius in terra sua", esercitava la suprema potestà; rientrava nei suoi poteri il convocare le diete territoriali (placita) ed esercitare anche il diritto di salvacondotto (ius conductus). L'obbligo di vassallaggio verso l'imperatore comportava d'altra parte il dover partecipare alle imprese militari dell'impero (Reichsheerfahrt) e al consiglio aulico imperiale (Reichshoftag)Il suo dominio cadde con la secolarizzazione del 15 febbraio 1803.
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